C’è un luogo a Parigi, in zona Clignancourt, che non si può assolutamente tralasciare: la Recyclerie. Che sia per un caffè, un calice di vino o ancora, per un buon pranzo, questo è il posto che dovete considerare.
Avevo letto di questo bellissimo progetto già alcuni anni fa e vista l’occasione di tornare a Parigi dopo tanti anni, non potevo non farci un salto. Un co-working, un laboratorio del riciclo e di riparazione, un ristorante, un orto, una fattoria urbana, insomma, questo luogo racchiude in sé tutto e molto di più, concentrando la sua filosofia sul concetto di riutilizzo, di recupero, del non spreco, dal cibo agli oggetti.
Cosa troverete a La Recyclerie
Qui rimarrete meravigliati non solo dalle tante attività portate avanti dal personale, ma anche, a prima vista, dall’arredamento e dalla scelta della location: una vecchia stazione rimessa a nuovo. Dalla bellissima vetrata che si scorge all’interno dell’ampia sala, infatti, noterete fin da subito i binari che attraversano la strada sottostante.
Nelle banchine, quindi ai lati della ferrovia, c’è lo spazio all’aperto che La Recyclerie ha pensato, anch’esso, di re-inventare. Vi troverete non solo tavolini e sedie completamente recuperati, ma soprattutto un pollaio, 4 arnie per il miele, un orto e due oche che si occupano di ripulirlo dalle erbe infestanti.
Passando invece alla zona interna, vi preannuncio che semmai dovessi desiderare una casa in vita mia, la vorrei proprio così. Piena di arredi diversi, recuperati, che messi insieme creano uno stile stravagante ma ben assemblato, in perfetta armonia con il concept del progetto.
Ad aspettarvi un ristorante che mette in bella vista tutte le regole del riciclo che la cucina segue con cura, a partire dagli avanzi di cibo che finiranno nelle compostiere, condivise anche con il vicinato, fino al raccoglitore del pane lasciato dai clienti.
Un salto all’Atelier di René
Ma se i 400 mq di orto non bastassero, e con essi le 5 compostiere, la vasca di acquaponica alimentata con acqua piovana, i 16 polli, le 4 arnie, i pastorelli l’asino e il bue, ad attendervi c’è anche un laboratorio per riparare gli oggetti. Dove sorgeva il vecchio garage della struttura, troverete mille utensili messi a disposizione gratuitamente di chiunque abbia necessità e voglia di recuperare un oggetto anziché gettarlo, creando un rifiuto.
Qui si organizzano anche laboratori, di cucito, di riciclo, di aggiusta tutto, per cercare di far arrivare a più persone possibile l’importanza del valore delle 3 R: ridurre, riutilizzare, riciclare.
Non meno rilevante è la partecipazione de La Recyclerie a programmi formativi scolastici ma soprattutto alla creazione di due realtà che si ispirano agli stessi valori del progetto parigino, uno a Durban, in Sud Africa, e uno a Niamey, in Niger.
Per queste motivazioni e molto altro, tra un salto alla Tour Eiffel e una capatina a salutare l’opera d’arte italiana più contesa, divenuta protagonista delle diatriba delle diatribe italo-francesi, oltre a quelle calcistiche, ça van sans dire, venite a dare uno sguardo a questa interessantissima realtà. La Recyclerie, e tutta la big family, pollame incluso, vi daranno il benvenuto.